Economie emergenti: le "tigri" delle repubbliche centro asiatiche

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Le repubbliche centro-asiatiche, passata l’euforia per la (ri)trovata indipendenza, si sono dovute confrontare con contesti economici consolidati, sottoposti alle ferree regole del capitalismo occidentale, alla finanza globale e ad un rinnovato “Grande Gioco” per il controllo indiretto dei grandi spazi post-sovietici. Oggi, alcuni di questi paesi sembrano aver esaurito la spinta propulsiva che caratterizza le economie emergenti e stanno faticosamente cercando nuove direttrici di sviluppo, che vanno dal tentativo di unire le loro forze in una istituzione sovranazionale, come l’Unione Economica Euroasiatica (EEU), egemonizzata e strumentalizzata da Mosca, a vere e proprie politiche di diversificazione economica sul modello Abu Dhabi, sino al progressivo e costante affidamento sulle zone grigie delle loro economie. Il tema qui trattato verterà su come alcuni paesi dell’area centro-asiatica si stiano ponendo nei confronti dell’iniziativa dell’EEU e sulle politiche d’equilibrio tra tendenze centripete ed orgoglio nazionale, frutto di una indipendenza faticosamente acquisita, ma forse non ancora giunta a piena maturità.

Michele Brunelli è docente di Storia ed Istituzioni delle società musulmane ed asiatiche nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in “Diritti dell’uomo ed etica della cooperazione internazionale”, dell’Università degli Studi di Bergamo e di Storia delle civiltà e delle culture politiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. E’ presidente del Centro Studi sul Caspio, per il quale segue le problematiche economiche, politiche e geostrategiche della regione.

Data: 
Giovedì, 18. Febbraio 2016 - 18:00
Sede: 
Sala Beato G. Mazzucconi, Pime, via Mosè Bianchi 94, Milano
Ciclo: 
Popoli e culture sulla Via della Seta
Relatori: 
Michele Brunelli, Centro Studi sul Caspio
Area: 
Asia centrale