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Il desiderio di prolungare indefinitivamente la durata dell’esistenza umana permea la cultura indiana dalle sue più remote antichità fino ai giorni nostri: tale aspirazione, nel corso di oltre due millenni, si è colorata di forme e di ambizioni diverse e si è tradotta in un insieme eterogeneo, ricco e stratificato di conoscenze noto come rasayana.
Se, oggigiorno, il termine “rasayana” è usato per identificare una delle branche di cui si compone l’ayurveda, il più antico sistema al mondo per il mantenimento e la cura della salute che sia stato tramandato fino a oggi, non come archeologia della scienza medica, ma come prassi ancora in uso e in piena vitalità ed espansione, dal II al XIV secolo d.C. il vocabolo ha definito la tradizione alchemica indiana.