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L’Occidente li ha finanziati, addestrati, armati e “usati” come truppe sul terreno per far crollare il sedicente Stato Islamico. Ma dopo le battaglie combattute per liberare dal Daesh città come Kobane e Raqqa in Siria o Erbil e Kirkuk in Iraq, anche stavolta i curdi sono stati abbandonati al loro destino. Il ritiro delle truppe statunitensi dal terreno e il venir meno dell’appoggio politico-militare Usa alle forze armate dei curdi (Peshmerga in Iraq e Ypg-Ypj in Siria), rende nuovamente questo popolo senza Stato vittima di rappresaglie e massacri per spegnerne le aspirazioni indipendentiste. La Turchia che da tempo compie azioni militari ai loro danni, ora minaccia di invadere la Rojava, la regione autonoma di fatto nata nel nord della Siria in seguito alla cacciata dell’Isis. Anche nel vicino Iraq, l’esercito regolare e le milizie sciite tengono sotto scacco la regione autonoma curda nel Nord del Paese. Il tutto, dopo aver vanificato il referendum che nel settembre 2017 aveva sancito la piena indipendenza del Kurdistan. Per i curdi è soltanto l’ennesimo e ultimo tradimento da parte dell’Occidente: il Kurdistan sarebbe dovuto nascere già nel 1920, come previsto dal trattato di pace firmato da Alleati e Impero Ottomano per mettere fine alla Prima Guerra Mondiale. Oggi quel sogno di riunire in un unico Stato indipendente la loro terra, divisa tra Turchia, Siria, Iraq e Iran, è nuovamente svanito.
Alessandro De Pascale Giornalista d’inchiesta, filmaker e reporter di guerra che ha lavorato dalla Siria all’Iraq, dal Kosovo all’Afghanistan. È autore di Telecamorra (Lantana 2012), Il caso Parolisi. Sesso, droga e Afghanistan (con Antonio Parisi, Imprimatur 2013), La compravendita (Castelvecchi 2014) e Guerra & Droga (Castelvecchi 2017). In Italia le sue inchieste sono state pubblicate su «Left», «il manifesto», «Vice», «La Voce delle Voci», «Il Punto», «Terra», «La nuova ecologia». Attualmente scrive su «il Venerdì di Repubblica», mentre nel 2017 è uscito il suo primo documentario per il mercato televisivo europeo, The Burning Issue. When Bioenergy Goes Bad, sui danni all’ecosistema