Irezumi e horimono: il corpo come superficie decorativa

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Irezumi e horimono: il corpo come superficie decorativa (Susanna Marino)
Ciò che rende unico il tatuaggio giapponese è l'essere in parte considerato come opera d'arte. Certamente anche nel Paese del Sol Levante il significato di ogni singolo elemento figurato racchiude un suo preciso significato che necessita una decodificazione, ma l'effetto estetico prevale decisamente sul tema iconografico. Guardare sottopelle significa andare oltre, scavare dove all’apparenza ci sono solamente bei disegni, andare a capire i motivi sociali, antropologici che li hanno generati, non solo per dare un significato ai tatuaggi stessi, ma soprattutto per capire l’uomo e la cultura che li ha ideati e creati. 

Il tatuaggio esce allo scoperto: tabù e accettazione del tatuaggio nel Giappone contemporaneo (Andrea Pancini)
In Giappone la legge che bandiva i tatuaggi è stata completamente revocata solo nel 1948, sotto l'occupazione statunitense. Da allora è iniziato un lungo processo di ritorno alla luce degli "horishi", i tatuatori, i quali hanno continuato a proporre libri e mostre dedicate alla loro arte influenzando il mondo pop giapponese. Già dagli anni Settanta, per esempio, designer come Issey Miyake lanciavano prodotti fashion ispirati ai tradizionali irezumi. Poi, negli anni Ottanta, il tatuaggio nipponico diventò popolare tra musicisti di band americane e britanniche, suscitando un nuovo interesse nei giovani giapponesi. Oggi, infine, lo irezumi sembrerebbe essere tornato alla ribalta. Eppure, secondo un recente sondaggio, meno del 2% della popolazione giapponese sarebbe tatuata: quali sono le forze che alimentano lo stigma sociale nei confronti dei tatuati e che regolano lo sdoganamento dell'arte tatuatori.

Susanna Marino - è docente di lingua giapponese e di istituzioni di cultura giapponese presso l’Università Bicocca di Milano – Dipartimento di Scienze della Formazione e presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Varese. Collabora come autrice per la casa editrice Zanichelli (Dizionario italiano-giapponese, Breve grammatica della lingua giapponese, la Scrittura giapponese, Impara il giapponese con Zanichelli) e tiene conferenze su alcuni aspetti della cultura giapponese presso varie associazioni o istituzioni. Presidente del Centro di Cultura Italia-Asia e responsabile area Giappone.

Andrea Pancini - insegna lingua giapponese alla Scuola civica di lingue orientali di Milano.
Dopo aver conseguito il diploma IsIAO in lingua e cultura giapponese ha trascorso diversi anni di studio a Tokyo; al suo ritorno in Italia si è laureato in storia dell'Asia orientale all'Università di Bologna. Oltre alla didattica del giapponese si interessa di storia culturale e antropologia. Membro del Centro di Cultura Italia-Asia.

 

Data: 
Lunedì, 6. Novembre 2017 - 18:15
Sede: 
Museo d'Arte e Scienza - via Quintino Sella 4 - Milano
Ciclo: 
Scarificazioni e tatuaggi
Relatori: 
Susanna Marino
Andrea Pancini
Area: 
Giappone