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Sono centinaia le etnie presenti in Indonesia, uno Stato il cui motto sukarniano al momento della nascita fu “Uniti nella diversità” (Bhinneka Tunggal Ika). Fra queste “diversità” la preminenza culturale e demografica della componente giavanese risultò fin dall’inizio assai evidente. Proprio per questo, per nutrire il processo di creazione dell’identità nazionale nel rispetto delle minoranze, non venne proposto il giavanese come lingua della neonata Indonesia, ma il più “equo” indonesiano, bahasa Indonesia (letteralmente lingua dell’Indonesia) derivato dall’antica lingua che da secoli veniva utilizzata come lingua franca di comunicazione fra i diversi popoli dell’arcipelago
Guido Corradi, docente di geografia pressi istituti superiori del turismo e docente a contratto presso l’Università Bicocca di Milano, ha lavorato per anni come docente di cultura indonesiana presso le Civiche Scuole di Lingue Orientali/IsIAO sez. lombarda di Milano. E’ socio del Centro di Cultura Italia-Asia e membro del comitato scientifico della rivista Quaderni Asiatici. Ha pubblicato testi e articoli sull’area indonesiana e partecipato a diverse conferenze sul tema.