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Sin dai tempi più antichi, l'arcipelago giapponese è stato punto di approdo delle più disparate tendenze artistiche e culturali provenienti dal continente asiatico. Per questa ragione è molto difficile evidenziare una tipologia univoca di espressione scultorea connessa al buddhismo. L'intervento si ripropone perciò di tratteggiare una mappa cronologica che andrà ad evidenziare le opere più significative dell'espressione plastica, spaziando tra le varie tipologie di figure sacre come Buddha, bodhisattva, arhat ecc. Artefici di questi manufatti sono i busshi, ovvero gli abili artigiani specializzati nella raffigurazione di statue attraverso opere di intaglio, fusione e incisione. Le varie scuole a cui facevano riferimento, rimangono ancora oggi un vivido esempio della poliedricità creativa nipponica.