In viaggio verso il Daibutsu di Nara

Il periodo Nara (710-784) è stato un momento di frequenti contatti tra il Giappone e  vari paesi dell'Asia orientale (e non solo), anche se il partner privilegiato fu la Cina Tang (618-907) con cui, già a partire dal 701, aveva inaugurato una stagione di intensi scambi commerciali e culturali. Risultato storico, artistico e culturale di tali scambi è il tempio Tōdai-ji, uno dei monumenti ancor oggi più importanti della città di Nara che serviva sia come luogo di preghiera, che come centro di ricerche delle dottrine buddhiste. In occasione della cerimonia inaugurale parteciparono oltre 10,000 persone, accorse da varie zone dell'Asia, per festeggiare il completamento della grande statua del Buddha.  Pellegrini e mercanti recarono in dono all'Imperatore manufatti di varia natura, racchiusi oggi all'interno del recinto templare: l'eterogenea provenienza di tali oggetti è per noi una preziosa testimonianza  dell'indole cosmopolita della corte di Nara.

Susanna Marino – Docente di lingua giapponese presso l’Università Bicocca di Milano – Dipartimento di Scienze della Formazione e presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Varese. Collabora come autrice per la casa editrice Zanichelli (Dizionario italiano-giapponese, Breve grammatica della linguagiapponese, la Scrittura giapponese, Impara il giapponese con Zanichelli) e tiene conferenze sulla cultura giapponese presso varie associazioni o istituzioni.

Andrea Pancini - Insegna giapponese alla Scuola di Lingue e Culture Orientali del Comune di Milano. Dopo il diploma IsIAO in lingua e cultura giapponese ha trascorso due anni a Tokyo. Al suo ritorno si è laureato in Comunicazione Interculturale presso l'Università di Milano-Bicocca e attualmente si sta specializzando in Storia dell'Asia Orientale all'Università di Bologna. Oltre alla didattica del giapponese si interessa di antropologia e storia sociale.