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Nell’arcadia di Vṛndāvana, Kṛṣṇa, il bel pastore, non si cura di ricondurre all’ovile le pecorelle smarrite, bensì smarrisce le pastorelle, adescandole con il miele del suo flauto a lasciare il conforto dell’ovile nel cuor della notte per abbandonarsi con lui all’ebbrezza della danza nella foresta. Kṛṣṇa è anzitutto il divino Maestro e il supremo Signore che nella teofania della Bhagavad Gītā atterrisce il suo devoto con la rivelazione cosmica del suo mysterium tremendum — ma forse è più vicino al cuore degli hindu nel mysterium fascinans del suo alter ego adolescente, i cui freschi amori bucolici sono doviziosamente narrati nel Bhāgavata Purāṇa e poi celebrati nell’immortale poema di Jayadeva.
Paolo Magnone - dopo gli studi superiori classici e accanto agli studi orientalistici (hindī, arabo, cinese, persiano) all’IsMEO, si è laureato in Filosofia con una tesi di Sanscrito presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, perfezionandosi poi nella lingua a Heidelberg e Varanasi. Ha effettuato numerosi viaggi in diversi paesi orientali per affiancare agli studi libreschi l’indagine sul campo e l’esperienza vissuta.
Attualmente insegna Lingua e Letteratura Sanscrita all'Università Cattolica, e Introduzione all’Hinduismo presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano.
Prenotazione obbligatoria. Telefonare al numero 02-7202 2488 da lunedi al venerdi, ore 10-18.
Ingresso alla singola serata: 5 euro (studenti 3 euro).
Gratuito per i soci del Centro di cultura Italia Asia e del MAS