Yoga, ayurveda, meditazione: il soft power dell'India di Narendra Modi

Dhanvantari (धन्वंतरी), known as an avatar of Vishnu is the Hindu god associated with Ayurveda
fonte Wikimedia Commons

Ciclo di conferenze a cura del Centro di Cultura Italia-Asia in collaborazione con la Casa della Cultura.
 

1. evento del ciclo "Soft Power. Cultura e potere nelle società asiatiche".

La proiezione globale del proprio soft power è diventata negli ultimi anni per l'India uno strumento politico molto importante sia per ragioni di politica interna sia per ragioni di politica internazionale.

Le potenzialità in questo campo di una società dal passato millenario e dalla straordinaria e peculiare tradizione culturale sono senza dubbio enormi. Lo yoga, la meditazione, la medicina ayurvedica, il cinema e la letteratura hanno avuto infatti un ruolo centrale nell'avvicinare all'India milioni di persone in tutto il mondo, contribuendo in modo decisivo al cambiamento dell'immagine globale del paese. Il fatto che questa promozione riguardi soprattutto ambiti, come lo yoga, la meditazione e l'ayurveda, che hanno un profondo radicamento nella tradizione delle religioni indiane, particolarmente l'induismo, aggiunge ulteriore valore al soft power per un governo, quello di Narendra Modi, intenzionato a sottolineare anche sul piano interno in ogni circostanza la sua visione politica legata ai valori religiosi della componente maggioritaria della popolazione indiana,

Ma l'India sta davvero sfruttando pienamente il suo potenziale nell'ambito del soft power?
 

Stefano Caldirola è stato docente di storia dell'Asia presso l'Università degli Studi di Bergamo e l'Università degli Studi di Trieste. Ha insegnato Lingua hindi e cultura indiana presso l'Università degli Studi di Milano ed è stato ricercatore associato presso il Tribal Studies Department della Rani Durgavati University di Jabalpur, Madhya Pradesh, India. E' fondatore e presidente dell'associazione culturale Soste, impegnata nella promozione del turismo sostenibile in Asia".